Arte. Libri. Luoghi.
Le matrici del tempo: immagini e parole
Laboratorio aperto in collaborazione con il Comune di Amelia Assessorato alla Cultura
diSegnare le idee
Ogni giorno tentiamo di fermare sulla carta i pensieri, le emozioni, i ricordi. Nel laboratorio si potranno creare piccoli “libri personali delle idee” dove appuntare i nostri ricordi, appunti di viaggio, ricette etc, e soprattutto idee. Creeremo così il nostro libro attraverso l’incisione del linoleum e altre tecniche, realizzando un prodotto stampato a mano e rilegato, con copertina cartonata e fogli interni, da completare giorno per giorno, nel tempo.
Il progetto del libro nasce dalla volontà di riprendere il filo della storia del “Naso che scappa” di Gianni Rodari, (tratto da “Favole al telefono”) che narra le vicende di un Naso che fugge “dall’uomo in vestaglia” perchè trattato male e con poca delicatezza, divertente scherzo di Rodari che rilegge Gogol.
Il libro rivede però la storia (con spirito rodariano) non cambiando il finale ma esplorandone il corpo centrale, ovvero il “viaggio” del Naso, sottinteso e non indagato, trasformando la fuga del Naso nell’evento predominante.
Perchè si scappa da qualcosa che è molto vicino a noi?
Perchè scappiamo per poi ricrederci sul valore di ciò da cui scappiamo?
Questo ed altri sono i temi del “Naso che scappa”: un viaggio nella solitudine della libertà, fatto di emozioni diverse che il Naso affronterà inizialmente con gioia e voglia di sconfinamento, alternando momenti di calma e riflessione ma anche di paura e malinconia.
Il ritorno del Naso (che rispetta il finale di Rodari) è il ritorno “dall’uomo in vestaglia”. Un ritorno “desiderato” come nel racconto originale. Perché conoscere se stessi e il mondo è necessario, ma è altrettanto importante non disprezzare il ruolo delle piccole e tremende quotidianità della vita.